La partecipazione politica include tutte le azioni che i cittadini intraprendono liberamente allo scopo di produrre cambiamenti nella vita della collettività. Il fenomeno della partecipazione politica è molto antica e esso risale alla democrazia ateniese, nella quale i cittadini liberi partecipavano direttamente alle decisioni della vita della pôlis (democrazia diretta). Nelle democrazie attuali, invece, la partecipazione non può più essere diretta, perché lo Stato moderno ha un'estensione territoriale che le città greche non possedevano: pertanto il popolo, a cui appartiene la sovranità, oggi la esercita attraverso i suoi rappresentanti liberamente eletti. la forma per eccellenza di partecipazione politica è quella delle consultazioni elettorali. Oltre al voto, negli Stati democratici ci sono altre modalità per partecipare alla vita politici, che possono essere classificate a seconda dell'impegno che richiedono alle persone: • una modalità di partecipazione semplice e p
ORIGINI E PRINCIPI Nella seconda metà del XX secolo, gli Stati europei sconvolti dalla guerra e dall'esperienza totalitaria ritornarono alla legalità e alla democrazia. In questo contesto storico si affermò un nuovo modello di rapporto tra Stato e società, efficacemente indicato dall'espressione Stato sociale (o Welfare State, letteralmente "Stato del benessere"), che rappresentò una tappa significativa del processo di integrazione tra Stato e società. Il Welfare State è lo Stato che non abbandona il cittadino, ma lo assiste in ogni momento della sua esistenza, fornendogli gratuitamente una serie di servizi essenziali (formativi, sanitari e assistenziali di vario tipo) a cui un tempo provvedevano le famiglie e le associazioni caritatevoli o solidaristiche. Storicamente il Welfare State fu messo a punto per la prima volta dal governo laburista britannico tra il 1945 e il 1950 con l'attuazione del servizio sanitario nazionale gratuito. Successivamente diffuse in a